Petralia Soprana
Le prime notizie certe risalgono all’epoca della prima Guerra Punica, nel 254 a.C. i “Petrini” si schierarono a favore dei Romani, scacciando il presidio cartaginese aprirono le porte della cittadina ai consoli romani Aulo Attilio Catilino e Gneo Cornelio.
Per tale ragione Petra fu tenuta in grande considerazione dai Romani e con altre 34 città inserita tra quelle decumane, le quali erano tenute a donare a Roma, ogni anno, una decima parte dei loro proventi agricoli (frumento,orzo,vino,olio) tra queste solo diciassette, tra le quali Petra, potevano custodire il tempio di Venere Ericina e manifestare speciale devozione alla dea.
Cicerone in occasione della sua venuta in Sicilia visitò anche Petra alloggiando nel castello di Loreto. Affacciatosi dal belvedere del Loreto si racconta abbia esclamato: “Questo è il granaio d’Italia”.
Nell’827 a Petralia Soprana arrivarono i Saraceni i quali la ribattezzarono Batraliah (Pietra Alta) e la trasformarono in un centro militare importantissimo. Il grandioso castello posto a capo della città, oggi Santa Maria di Loreto, fu nel primo secolo di dominazione araba maggiormente fortificato tanto da diventare un’espugnabile roccaforte. Batraliah ebbe una moschea sita nel posto dove oggi sorge la chiesa del SS. Salvatore. Agli Arabi dopo due secoli e mezzo successero nel dominio della Sicilia i Normanni.
Sbarcato a Messina il Conte Ruggero d’Altavilla proseguì verso Catania per poi dirigersi alla volta di Batraliah, terra abitata da musulmani e cristiani.
Si narra che Ruggero, nei pressi del piano della Battaglia, abbia vinto e sbaragliato con 1000 cavalieri ben 20000 Saraceni, in ringraziamento di tale vittoria Ruggero edificò una chiesa a Petra Heliae nominandola S. Teodoro, (dono di Dio).
Ruggero rafforzò la cinta muraria di Petra Heliae, di tale cinta resiste oggi solo una porta ad arco detta Porta Serij.
Col passaggio della Sicilia agli Svevi iniziò l’epoca feudale con la dominazione baronale, al tempo dell’imperatore Federico II, Petralia venne governata da Gilberto di Monforte e in seguito assegnata dal re Manfredi, il 27 Giugno 1258, ad Enrico Ventimiglia per il valore mostrato nella guerra contro Carlo d’Angiò. Ad Enrico Ventimiglia successero i figli Alduino e Francesco.
Nel 1396 passò alla Contea di Collesano. Successivamente, nel 1600 passò ai Cardona, poi ai Moncada, ai Borgia Alvarez de Toledo e nell’800 ai duchi di Ferrandina Alvarez.
In seguito all’unificazione d’Italia, nel 1861, alcuni beni ecclesiastici furono espropriati e divennero proprietà dello Stato italiano, tra questi il Convento dei Carmelitani scalzi.
Durante i bombardamenti della Seconda guerra mondiale gli abitanti di Petralia Soprana ritornarono a rifugiarsi nelle caverne naturali e in quelle scavate nella roccia.